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Accesso Remoto Non Presidiato e 2FA
Accesso Remoto Non Presidiato e 2FA

L'accesso remoto "non presidiato" consente ad un utente di collegarsi ad un dispositivo remoto (PC, server o macchina virtuale) senza la necessità che qualcuno sia fisicamente presente per autorizzare l’accesso. Quando l'utente remoto deve autorizzare l'accesso al dispositivo siamo nel tipico caso di Teleassistenza remota.

Come spesso accade un'opportunità porta con se dei "rischi" e, se non opportunamente configurato, l'accesso non presidiato ci pone di fronte a:

Accessi non autorizzati da parte di malintenzionati;
Furto di credenziali statiche (password salvate);
Compromissione totale del sistema se l'accesso non è protetto.

Un singolo punto di accesso non sicuro può compromettere l’intera rete aziendale ecco perché è stato introdotto il 2FA

 

L’importanza della 2FA

Come sappiamo la 2FA (Two-Factor Authentication) aggiunge un secondo livello di sicurezza oltre alla password grazie ad un secondo fattore di autenticazione tipicamente randomico (es: Google Autehnticator su smartphone, token hardware, notifiche push, SMS-purtroppo ancora usato). I vantaggi della 2FA sono ben noti poiché protegge l'accesso anche in caso di furto delle credenziali statiche (user e password).

 

E se voglio di più?

Implementare l'accesso non presidiato con 2FA con AnyDesk è piuttosto semplice ma AnyDesk offre ulteriori livelli di sicurezza e restrizioni delle azioni che un utente può fare su un dispositivo remoto:

permettere l'accesso non presidiato in sola visualizzazione mediante disabilitazione di keyboard e mouse;
accesso in modalità privacy per nascondere, a chi si trovasse davanti allo schermo remoto, le attività che si stanno svolgendo;
invisibilità del dispositivo agli altri utilizzatori di AnyDesk mediante il modulo aggiuntivo NameSpace;
utilizzo delle Access Control List da configurare nel pannello my.anydesk.com mediante creazione di gruppi ed utenti.

Con AnyDesk si ottiene automaticamente la registrazione degli accessi per tenere traccia di chi ha avuto accesso, quando e per quanto tempo.
Questi dati possono essere utilizzati da soluzioni di audit log e SIEM per analisi avanzate.

 

La fragilità delle chiavi attivazione e l'assenza di un pannello di controllo

E' una buona pratica non condividere le chiavi di attivazione della licenza ed è per questo che AnyDesk non le comunica in alcun modo: può ricavarle solo l'intestatario della licenza nel pannello my.anydesk.com.
L'admin del pannello non ha bisogno di condividerle: gli basterà creare uno o più client customizzati dal pannello my.anydesk.com. I client rimarranno associati per sempre alla licenza AnyDesk con le funzionalità che deciderà di attivare per quella specifica customizzazione.

2FA è un'ottima soluzione ma non assicura la limitazione temporale degli accessi. Un ex dipendente potrà accedere se utilizza credenziali e 2FA di gruppo; meglio assegnargli una coppia di credenziali a lui dedicata (userid e password) con 2FA attivo: quando necessario l'admin potra bloccargli l'accesso o cambiarlo di gruppo per impedirgli l'accesso non autorizzato.

La sicurezza della tua azienda e dei tuoi clienti dipende da te: AnyDesk è pronta a seguirti
.  

 

Contattaci e richiedi la licenza di prova gratuita AnyDesk per sperimentare e toccare con mano le funzioni di sicurezza di AnyDesk. 

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Flessibilità nel backup e ripristino di Macchine Virtuali e Server
Flessibilità nel backup e ripristino di Macchine Virtuali e Server

Le soluzioni di backup moderne devono sapersi adattare a contesti eterogenei, supportare diverse piattaforme e assicurare processi di ripristino semplici e rapidi.

Devono anche favorire la migrazione di ambienti Virtuali da una piattaforma ad un’altra proteggendo in questo modo l’investimento economico della soluzione di backup scelta sia in termini di costo che di know-how. 

 

Migrazione tra ambienti virtuali 

Oltre alla protezione dei dati, sempre più strumenti includono funzionalità di migrazione tra ambienti virtuali, come Hyper-V e VMware. Questa capacità si rivela particolarmente utile in scenari di aggiornamento o consolidamento infrastrutturale, facilitando il passaggio tra ambienti diversi senza interruzioni operative. 

 

Ripristino flessibile e cross-platform 

Una caratteristica sempre più richiesta è la possibilità di effettuare ripristini su piattaforme differenti. La compatibilità tra ambienti come Hyper-V, VMware e – sempre più spesso – anche Proxmox, garantisce un ripristino rapido e indipendente dalla piattaforma di origine. Inoltre, funzionalità come il Physical-to-Virtual Restore permettono di migrare backup da server fisici a macchine virtuali, evitando investimenti in nuovo hardware. 

 

Uno strumento all’avanguardia: Comet Backup

Tutte queste funzionalità sono integrate in Comet Backup, una soluzione che unisce velocità, flessibilità e convenienza. Comet supporta nativamente backup incrementali con CBT, deduplicazione, migrazione tra hypervisor e ripristino cross-platform, inclusa la compatibilità futura con Proxmox. Questo rende Comet non solo uno strumento di backup, ma anche un vero e proprio migration tool, utile in scenari di consolidamento o di aggiornamento dell’infrastruttura IT.

Backup intelligenti e risparmio di risorse 

Comet Backup sfrutta la tecnologia Changed Block Tracking (CBT), che consente di trasferire soltanto i blocchi modificati tra un backup e l’altro. Questo approccio riduce sensibilmente i tempi di esecuzione, garantendo la massima efficienza. A ciò si aggiunge la deduplicazione integrata, che ottimizza lo spazio di archiviazione e consente un taglio significativo dei costi legati allo storage. 

Ripristino dove serve, quando serve 

La capacità di ripristinare VM su piattaforme differenti è uno dei tratti distintivi di Comet Backup. Che si tratti di Hyper-V, VMware o, in futuro, Proxmox, i dati possono essere recuperati con rapidità e senza vincoli. Inoltre, la funzione di Physical-to-Virtual restore consente di migrare backup di server fisici verso ambienti virtuali, offrendo un’alternativa concreta all’acquisto di nuovo hardware. 

Proxmox: novità in arrivo  

Tra le novità in arrivo, spicca il supporto nativo per Proxmox VE. Presto sarà possibile proteggere direttamente macchine virtuali e container basati su questa piattaforma open-source, oltre a migrare da Hyper-V e VMware verso Proxmox utilizzando i backup già realizzati con Comet. Con Comet Backup, le aziende hanno a disposizione uno strumento che unisce velocità, flessibilità e risparmio, offrendo una risposta concreta alle esigenze attuali di protezione dei dati e una visione pronta a supportare le evoluzioni future delle infrastrutture IT.  

 

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L’accesso remoto senza verifica dell’identità: un rischio per la conformità NIS2
L’accesso remoto senza verifica dell’identità: un rischio per la conformità NIS2

Con l’entrata in vigore della direttiva NIS2 (Network and Information Security Directive 2), le organizzazioni che operano in infrastrutture fondamentali e servizi digitali devono adottare misure di sicurezza informatica sempre più rigorose. Uno degli aspetti centrali della direttiva riguarda la gestione sicura degli accessi ai sistemi informativi, soprattutto in contesti di accesso remoto, oggi più diffusi che mai. 
Tuttavia, ci sono ancora realtà che permettono l’accesso remoto a sistemi e risorse aziendali senza un’adeguata verifica dell’identità dell’utente. Ma è una pratica compatibile con i requisiti imposti da NIS2? La risposta è no. 
Tra le misure richieste dalla normativa, un ruolo fondamentale è svolto dall’autenticazione degli utenti. Permettere l’accesso a sistemi sensibili senza identificare in modo certo chi vi accede rappresenta una violazione dei principi fondamentali della sicurezza informatica: riservatezza, integrità e tracciabilità. 

 

Perché senza verifica dell’identità e autenticazione forte, l’organizzazione è esposta a gravi rischi di sicurezza?

Accessi non autorizzati: senza verifica dell’identità, chiunque entri nel sistema potrebbe non essere la persona autorizzata.

Assenza di tracciabilità: se non si sa chi accede, non si possono tenere log affidabili né ricostruire eventuali incidenti.

Violazione del principio del minimo privilegio: senza controllo sugli utenti, è impossibile gestire i livelli di accesso in modo corretto.

Ampliamento delle vulnerabilità di sistema: accessi non protetti diventano un vettore d’ingresso per malware, ransomware e movimenti laterali nella rete.

 

Cosa è necessario per essere conformi alla Direttiva NIS2?

Autenticazione a più fattori (MFA): combinare password con un secondo elemento di verifica (OTP, smartcard, token hardware, etc.).

Gestione delle identità e dei privilegi: sapere esattamente chi accede, da dove, e con quali autorizzazioni.

Crittografia delle comunicazioni: l’accesso remoto deve avvenire su canali sicuri e cifrati.

Monitoraggio degli accessi: tutti gli accessi devono essere registrati, analizzati e disponibili per audit.

Accesso basato su policy: l’accesso remoto va concesso solo a utenti, ruoli e dispositivi autorizzati.

 

Cosa fare

Nel contesto normativo e tecnologico attuale, non è più accettabile che un’organizzazione permetta l’accesso remoto a sistemi aziendali senza una verifica forte dell’identità dell’utente.

Un controllo preventivo oggi può evitare sanzioni domani o, peggio, una violazione devastante.

 

Contattaci e chiedici quale tra le nostre soluzioni di accesso remoto è NIS2 compliant.

 

 

 

Attacchi Man-in-the-Middle: come proteggersi con AnyDesk
Attacchi Man-in-the-Middle: come proteggersi con AnyDesk

L’accesso remoto ai dispositivi del lavoro moderno: permette a professionisti, tecnici IT e aziende di gestire sistemi da remoto in modo efficiente e flessibile. Tuttavia, come ogni tecnologia che consente connessioni a distanza, l’accesso remoto non è esente da rischi, soprattutto in termini di sicurezza informatica.

Uno dei pericoli più insidiosi è rappresentato dagli attacchi Man-in-the-Middle (MITM), che possono compromettere la riservatezza e l’integrità delle sessioni remote se non si adottano le giuste precauzioni.

 

Cos’è un attacco Man-in-the-Middle? 

Un attacco Man-in-the-Middle si verifica quando un malintenzionato si inserisce nel mezzo di una comunicazione tra due parti intercettando, monitorando o modificando i dati scambiati.

In una sessione remota, un MITM potrebbe permettere all’attaccante di accedere a informazioni sensibili, controllare da remoto un dispositivo o persino installare un software dannoso senza che l’utente se ne accorga.  

 

Come AnyDesk protegge le tue sessioni remote 

Per contrastare questi rischi, AnyDesk adotta tecnologie di sicurezza avanzate per proteggere le comunicazioni e garantire l’integrità delle sessioni remote:

Crittografia end-to-end: AnyDesk utilizza crittografia TLS 1.2 con scambio di chiavi RSA 2048-bit, garantendo che i dati trasmessi non possano essere letti o alterati da terzi.

•  Autenticazione a due fattori (2FA): AnyDesk supporta la 2FA, che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza all’accesso. Anche in caso di furto delle credenziali, l’attaccante non potrebbe accedere senza il secondo fattore di autenticazione.

Limitare l’accesso e verifica dell’identità: ogni dispositivo AnyDesk ha un ID univoco. AnyDesk ti permette di limitare l’accesso ai soli dispositivi presenti in whitelist di accesso per garantire connessioni solo da utenti autorizzati.

Creazione di client personalizzati: crea il tuo AnyDesk personalizzato limitando le funzioni disponibili solo a quelle che ritieni più idonee e sicure per il tipo di enpoint su cui andrai ad installare il client personalizzato

Adotta un namespace: l’adozione di un dominio personalizzato permette di nascondere i client attivi dal resto della rete cloud di AnyDesk. Nessuno potrà accedere al tuo dispositivo salvo gli utenti autorizzati dei client remoti appartenenti allo stesso namespace  

 

Best practices per proteggere le sessioni AnyDesk 

Oltre alle misure integrate nel software, gli utenti possono fare molto per aumentare la sicurezza:

Aggiorna sempre AnyDesk: usa l’ultima versione per beneficiare delle patch di sicurezza più recenti.

Imposta password complesse: evita credenziali semplici o riutilizzate. Usa un password manager per generare password complesse.

Evita reti pubbliche: se devi usare AnyDesk su una rete Wi-Fi aperta, considera l’uso di una VPN per cifrare ulteriormente il traffico.

Abilita la 2FA: attivala sull’account e, se possibile, anche sui dispositivi da remoto.

Monitora le sessioni attive: AnyDesk consente di vedere se altri utenti sono connessi o hanno tentato l’accesso. Usa questa funzione per tenere sotto controllo attività sospette.

 

Conclusione 

AnyDesk è uno strumento potente e sicuro per l’accesso remoto, ma la protezione completa dipende anche dal comportamento dell’utente. Attacchi Man-in-the-Middle e minacce simili possono essere evitati con un uso consapevole e un’attenta configurazione.

La sicurezza informatica non è mai garantita al 100%, ma adottando un approccio proattivo è possibile ridurre drasticamente i rischi e utilizzare AnyDesk in modo sicuro, anche in ambienti complessi o in mobilità.  

 

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Come evitare costi extra nel cloud: il whitepaper da non perdere
Come evitare costi extra nel cloud: il whitepaper da non perdere

 

Il cloud è diventato uno degli strumenti più utilizzati dalle aziende per modernizzare la propria infrastruttura IT. Promette flessibilità, scalabilità, efficienza e soprattutto costi prevedibili. Tuttavia, molti scoprono troppo tardi che il vero costo del cloud non sta solo nel prezzo dello storage, ma in una miriade di costi nascosti: tariffe di uscita (egress), accessi frequenti ai dati, chiamate API, licenze e servizi aggiuntivi non previsti.

Questi elementi (spesso trascurati in fase di pianificazione) rischiano di gonfiare i budget IT anche del 40-50% rispetto alle previsioni iniziali. Un problema particolarmente rilevante in settori regolamentati come finanza, sanità o automotive, dove la gestione dei dati deve rispettare normative stringenti.

 

Come evitare questi costi nascosti? 

Il whitepaper di Impossible Cloud “Hidden Costs in the Cloud” esplora in dettaglio:

• I principali fattori che fanno aumentare i costi nel cloud

• L'importanza della trasparenza nella fatturazione

• Come una console di gestione centralizzata può offrire visibilità in tempo reale, alert intelligenti e controllo preciso dei costi

• I vantaggi competitivi di una strategia cloud realmente sostenibile

 

Inoltre, con Impossible Cloud Management Console (ICMC), pensata appositamente per MSP, rivenditori e aziende, è possibile risparmiare fino all’80%. Nessun costo aggiuntivo per l’uso della console, report dettagliati, e scalabilità senza limiti.

Scarica subito il whitepaper How To Avoid Cost Traps in the Cloud e scopri come trasformare la gestione del cloud in un vantaggio strategico per la tua azienda.

Impossible Cloud garantisce alle aziende la conformità al regolamento GDPR proteggendo e gestendo efficacemente i dati di backup. 

Tratto da: How To Avoid Cost Traps in the Cloud 

 

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Trasferisci i tuoi file in modo sicuro con Splashtop
Trasferisci i tuoi file in modo sicuro con Splashtop

Nel panorama lavorativo attuale, dove lo smart working è ormai parte integrante della quotidianità, la possibilità di condividere file in modo sicuro è diventata essenziale.

I documenti aziendali contengono spesso dati sensibili, proprietà intellettuali o informazioni regolamentate che devono essere protette da accessi non autorizzati. Non basta più affidarsi a strumenti generici come l'e-mail o i servizi di cloud pubblici: serve una soluzione che garantisca sicurezza, efficienza e conformità.  

 

Splashtop: il tuo alleato per l’accesso remoto e il trasferimento sicuro dei file 

Splashtop si distingue per unire l’accesso remoto ad alte prestazioni con funzionalità di trasferimento file protetto. Gli utenti possono spostare dati in modo sicuro tra dispositivi tramite operazioni intuitive come trascinamento, copia-incolla o gestore file. È anche possibile trasferire file fuori sessione, senza dover avviare una connessione remota attiva. Tutto avviene all’interno di un’infrastruttura sicura che utilizza protocolli avanzati come SFTP, FTPS e HTTPS, con crittografia end-to-end per ogni trasferimento.

Uno degli aspetti più critici nella gestione dei dati è la conformità alle normative. Splashtop include autenticazione a più fattori, gestione avanzata delle password, tracciamento delle connessioni e notifiche di attività sospette. Queste funzionalità non solo proteggono da violazioni, ma permettono alle aziende di operare nel rispetto di standard come RGPD, HIPAA, SOC 2 e CCPA. Inoltre, i controlli di accesso aiutano a definire chiaramente chi può visualizzare o modificare determinati file.

Una soluzione di trasferimento sicuro deve crescere insieme all’azienda. Splashtop è pensato per adattarsi a team di qualsiasi dimensione, offrendo prestazioni elevate anche con grandi volumi di file. Inoltre, la compatibilità con i principali software di produttività e collaborazione garantisce un’integrazione fluida con l’ambiente di lavoro esistente, facilitando la transizione e migliorando la produttività.  

 

Una scelta strategica per il lavoro da remoto 

Adottare Splashtop significa dotarsi di uno strumento completo, che semplifica la collaborazione a distanza senza compromettere la sicurezza. Il trasferimento sicuro dei file è solo una delle funzionalità che rendono questa piattaforma un partner strategico per il lavoro moderno. In un’unica soluzione, le aziende trovano accesso remoto, protezione dei dati, conformità normativa e una gestione centralizzata, il tutto a costi accessibili e con supporto professionale.  

 

Splashtop offre soluzioni per il supporto e l’assistenza remoti veloci da implementare e ancora più veloci da utilizzare con una bassa latenza e un ritardo minimo.

Prova i prodotti Splashtop gratuitamente per 14 giorni e capirai perché migliaia di aziende scelgono Splashtop per le loro esigenze.

Articolo tratto dall’originaleAn Essential Guide to Secure File Transfer for Businesses 

 

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Teamwire: Perché la crittografia end-to-end da sola non basta
Teamwire: Perché la crittografia end-to-end da sola non basta

Molti associano la crittografia end-to-end (E2EE) alla massima sicurezza, in realtà, essa protegge esclusivamente i contenuti durante la trasmissione. Altri dati come identità dei partecipanti, frequenza e durata delle comunicazioni rimangono visibili e possono rivelare informazioni sensibili sulle attività interne.

In contesti professionali, questo può compromettere informazioni riservate e strategie aziendali.

 

Rischi reali per le aziende 

Le comunicazioni apparentemente sicure possono comunque essere analizzate attraverso i metadati. Informazioni su orari, destinatari e frequenza delle conversazioni possono svelare turni, emergenze, manutenzioni programmate o scenari di crisi. Tutto ciò rappresenta una vulnerabilità sfruttabile da attori esterni.

Un ulteriore fattore critico è il controllo limitato su utenti, dispositivi e flussi informativi. In assenza di una gestione centralizzata, diventa difficile garantire la protezione dei dati, soprattutto in caso di perdita di dispositivi o cambio di personale.

 

Sovranità digitale: oltre la crittografia 

La vera sicurezza digitale non dipende solo da dove si trovano i server. Anche se l’hosting avviene nell’UE, la protezione può essere vanificata se il fornitore è soggetto a leggi extracomunitarie che ne compromettono l’indipendenza. Una reale sovranità dei dati richiede:

• Un fornitore con sede legale nell’Unione Europea

Trasparenza totale sui trattamenti dei dati

Accesso minimo e controllato ai metadati

Nessuna funzione nascosta o backdoor

Conformità al GDPR e alle normative di settore

• Hosting in data center certificati (ISO 27001, BSI C5)

 

Teamwire: una scelta strategica per la sicurezza professionale 

La sicurezza delle comunicazioni non si esaurisce nella crittografia. È essenziale una piattaforma che garantisca piena sovranità digitale, protezione dei metadati, conformità normativa e controllo operativo. Teamwire offre una soluzione di comunicazione sicura e conforme alle normative europee, ideale per organizzazioni pubbliche e aziende che vogliono comunicare in modo moderno e sicuro. 

Teamwire è una soluzione completa per la comunicazione aziendale con i più alti standard di sicurezza per connettere i dipendenti in ufficio, direttamente in azienda e da remoto per agevolare le comunicazioni interne ed esterne, ovunque, in qualsiasi momento e per qualsiasi occasione.

 

Tratto dall'articolo: https://teamwire.eu/en/blog/end-to-end-encryption/

 

 

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Hardenizzare l'accesso remoto
Hardenizzare l'accesso remoto

Il termine "hardenizzare" (non ufficiale, ma usato nel gergo tecnico) deriva dall'inglese "hardening" e si riferisce al processo di migliorare la sicurezza di un sistema informatico, riducendo la sua superficie d'attacco.

 

Significato di "hardenizzare":

Hardenizzare significa: 
Rendere un sistema più resistente ad attacchi informatici. 
Applicare misure di sicurezza per proteggere server, applicazioni, reti, dispositivi o sistemi operativi. 

 

Esempi di hardenizzazione:

Disabilitare servizi inutili su un server. 
Configurare correttamente firewall e antivirus. 
Aggiornare costantemente software e firmware. 
Applicare policy di password complesse. 
Limitare i privilegi degli utenti. 
Abilitare la crittografia dei dati. 
Audit e logging delle attività.
 

Ambiti in cui si usa:

Sistemi operativi (Windows, Linux) 
Server (web, database, mail) 
Applicazioni web 
Dispositivi di rete (router, firewall)

 

Hardenizzare AnyDesk 

A partire dalla versione Standard, AnyDesk mette a disposizione numerose funzioni per restringere il perimetro di accesso ed aumentare il livello di sicurezza degli endpoint. 

 

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Come gestire lo stress mentale nel settore IT
Come gestire lo stress mentale nel settore IT

Nel mondo frenetico della tecnologia, i fornitori di servizi gestiti (MSP) si trovano spesso a gestire una combinazione di scadenze strette, problemi tecnici urgenti e aspettative elevate da parte dei clienti. Questa pressione continua può influire negativamente sulla salute mentale, rendendo fondamentale adottare misure concrete per proteggere il proprio benessere. 

 

Le sfide quotidiane degli MSP  

Tra gestione di sistemi, backup, sicurezza informatica e supporto continuo ai clienti, è facile per chi lavora negli MSP cadere nella trappola dello stress cronico. Per mantenere alte le prestazioni e una buona qualità di vita, è importante riconoscere questi rischi e affrontarli con consapevolezza. 

 

Cinque buone abitudini per migliorare il benessere  

Stabilire confini chiari tra lavoro e vita privata: definire orari precisi per lavorare e disconnettersi è fondamentale per evitare il sovraccarico.

Favorire una comunicazione aperta e onesta: condividere le difficoltà con colleghi e responsabili può creare un clima di supporto e prevenire l’isolamento.

Concedersi pause frequenti: interrompere regolarmente il lavoro, anche solo per pochi minuti, aiuta a ricaricare le energie mentali.

Adottare uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata, esercizio fisico e sonno regolare sono strumenti potenti per migliorare l’umore e la concentrazione.

Accedere a risorse di supporto psicologico: quando disponibile, l’assistenza professionale o i programmi aziendali di benessere possono offrire un aiuto concreto nei momenti difficili.  

 

L'importanza di un ambiente di lavoro sano 

Le aziende MSP hanno un ruolo chiave nel promuovere una cultura aziendale che valorizzi il benessere mentale. Offrire flessibilità, ascolto e strumenti adeguati non solo migliora la salute del team, ma contribuisce anche a garantire un servizio più stabile ed efficace ai clienti.

In questo contesto, Comet Backup si impegna non solo a fornire soluzioni di backup rapide e affidabili, ma anche a sostenere gli MSP nella costruzione di ambienti di lavoro più sani ed equilibrati. Meno stress operativo significa più focus su ciò che conta davvero: offrire valore, innovazione e sicurezza ai propri clienti.  

 

Comet Backup è un software di backup rapido e sicuro per i professionisti IT e le aziende di tutto il mondo. Consente alle aziende di proteggere i propri dati, garantire la continuità operativa e la prevenzione degli incidenti.

Tratto dall’articolo originale: Mental Health Month: Tips for MSPs.  

 

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Come gestire più schermi a distanza con la funzione multi-monitor di AnyDesk
Come gestire più schermi a distanza con la funzione multi-monitor di AnyDesk

A volte un solo schermo non basta. Quando le attività lavorative diventano più complesse, la funzione multi-monitor di AnyDesk rappresenta una soluzione strategica. 
Consente infatti di visualizzare e controllare più schermi da un unico dispositivo remoto, offrendo un'esperienza operativa fluida ed efficace. 

 

Gestione intuitiva di più display 

Nel momento in cui ci si connette a un dispositivo remoto dotato di due monitor, AnyDesk permette di dividere la visualizzazione in due finestre separate. 
Queste possono essere ridimensionate, spostate o minimizzate secondo necessità, per facilitare la concentrazione su uno specifico schermo. 
Il passaggio da un monitor all’altro è immediato, rendendo possibile un’interazione diretta e rapida su entrambi, con evidenti vantaggi in termini di velocità nella risoluzione dei problemi. 

 

Adattabilità e controllo totale 

È possibile modificare la modalità di visualizzazione, attivare la modalità notte o regolare la qualità del flusso video, in base alla qualità della rete. 
Questa funzione è stata pensata per chi ha bisogno di massimizzare lo spazio operativo, senza dover cambiare dispositivo. 

Un esempio concreto: il supporto IT semplificato 

Immaginando un contesto pratico: un tecnico IT riceve una segnalazione da un collega. 
Un monitor mostra il pannello CRM, l’altro le impostazioni del sistema. 
Grazie al multi-monitor, è possibile aprire entrambi gli schermi in finestre distinte, individuare il problema e guidare l’intervento in tempo reale, senza che l’utente debba fare clic su nulla. 

 

Benefici chiave per team e professionisti 

Il supporto multi-monitor di AnyDesk introduce nuovi standard per la produttività remota.Tra i vantaggi più rilevanti:

Accesso simultaneo a entrambi i display

Multitasking ottimizzato

• Supporto tecnico, formazione e presentazioni gestite in modo più fluido

Tutto questo si integra perfettamente con gli strumenti e le configurazioni già in uso su AnyDesk. 

 

Più efficienza, meno complessità 

Che si tratti di gestione remota, sessioni di supporto o attività operative complesse, la visualizzazione indipendente dei monitor consente di lavorare in modo ordinato e mirato. 
Non serve una workstation complessa per ottenere il massimo. 
Con gli strumenti giusti, la produttività cresce e il controllo sul lavoro remoto è totale. 
La funzionalità multi-monitor di AnyDesk offre una nuova prospettiva: chiarezza visiva, operatività immediata, risultati migliori. 

Richiedi la licenza di prova gratuita AnyDesk e scopri tutte le funzionalità di AnyDesk oggi stesso!

Tratto da: (22) Discover AnyDesk’s new multi-monitor feature | LinkedIn 

 

 

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